Negli ultimi anni le minacce informatiche così come i criminali informatici hanno sviluppato nuove tecniche e strategie per ingannare gli utenti e ottenere accesso ai loro dati sensibili. La pandemia ha accelerato questo processo, poiché sempre più persone lavorano da casa e sono costrette a fare affidamento su strumenti digitali per comunicare e collaborare con i colleghi.
Tra queste sono sempre più diffuse quelle che fanno leva sull’emotività e i comportamenti umani come il social engineering.
Di cosa si tratta?
ll social engineering è una tecnica di manipolazione che fa leva sull'errore umano per ottenere informazioni private, credenziali di accesso o dati di valore. Nell'ambito del cybercrimine, queste truffe basate sullo “human hacking” tendono ad adescare gli utenti inducendoli a esporre dati riservati, diffondere malware o concedere l'accesso a sistemi soggetti generalmente a restrizioni. Gli attacchi possono avvenire online, di persona o attraverso altre interazioni.
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Tra i consigli utili per proteggerci c'è quello di investire nella formazione delle persone e nell'educazione degli utenti finali: è infatti un approccio fondamentale per garantire che tutti siano consapevoli delle tattiche utilizzate dai criminali informatici e in grado di riconoscere e segnalare potenziali attacchi.
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