FinOps e Cloud Cost Optimization: il Cloud sempre più consapevole

20 luglio 2023
FinOps e Cloud Cost Optimization: il Cloud sempre più consapevole

IL PARERE DEGLI ESPERTI

Si fa presto a dire Cloud: negli ultimi anni le aziende lo hanno adottato, respirato e hanno guardato da vicino i vantaggi, ma ora cosa succede? Oggi c’è una nuova parola chiave ed è governance. Oggi, infatti, le esigenze delle aziende variano a seconda della dimensione, comune è però la necessità di gestire e ottimizzare al meglio il cloud.

Ma cosa significa gestire, e governare, il cloud?

La Cloud Governance si traduce in molteplici aspetti, tra cui:

  • Controllo di chi accede e governa il Cloud stesso
  • Protezione dei dati
  • Adeguamento dei servizi rispetto alle priorità aziendali

A questo proposito, Npo Sistemi aiuta i Dipartimenti IT a gestire il Cloud attraverso un servizio di analisi e controllo.

Per farlo, Npo Sistemi utilizza l’approccio FinOps con metodologia FOCUS (FinOps Open Costing Specification, FOCUS Training & Certification) così da adeguare il cloud alle reali necessità di Business e garantirne una corretta governance.

Il FinOps, in particolare, è l’approccio utile nel caso di cloud con elementi infrastrutturali (server, storage) in cui sono necessarie metriche e practice per ottimizzarne il controllo e costo.

Abbiamo chiesto agli esperti, Massimo Bianchi, Head of Hybrid Infrastructure Services Npo Sistemi ed Enrico Gaetani, Head of Cloud and Infrastructure Portfolio di Ricoh Europe, il loro parere.

Cloud: a che punto sono le aziende oggi?

EG: “L'adozione del cloud e ormai è una prassi diffusissima, estremamente consolidata. Dati recenti dimostrano che più del 50% del budget IT è destinato al cloud, inteso nelle sue varie forme e declinazioni. Un altro dato parlante riguarda la crescita dell’infrastructure as a service che si conferma del 30% su anno da qui al 2026.

Ecco, se prendiamo in considerazione questi due dati, possiamo dire che le aziende di qualunque tipo, di qualunque dimensione, di qualunque mercato, vedono nel cloud una tecnologia ormai imprescindibile.”

MB: “Possiamo però fare anche una distinzione nel diverso utilizzo del cloud a seconda della dimensione dell'azienda. Per esempio, nelle start-up, il cloud è dato per assodato, sono aziende di nativi digitali abituate alla flessibilità, diverse invece le considerazioni quando si tratta di medie imprese perché cominciamo a parlare di hybrid, il cloud viene utilizzato in parte magari per utilizzi specifici ma c’è una componente importante on prem. Per l’enterprise invece l’adozione varia a seconda delle policy aziendali e dalle strategie di business: ci sono infatti delle realtà che han voluto costruire solamente dei private cloud, altre invece hanno abbracciato il public cloud in tutte le sue forme e ne hanno fatta una leva competitiva. Dipende quindi dal taglio e dalle necessità”

Quali sono le principali esigenze delle aziende in questo contesto?

EG: “Alcune recenti indagini affermano che il 69% delle aziende sposterà dei nuovi workload sul cloud, a conferma di questo trend in continua crescita, il 68% di queste aziende si concentrerà invece nell'ottimizzazione dei workload, che sono già spostati sul cloud, con particolare attenzione ai costi che l'utilizzo del cloud sta creando nelle organizzazioni. Inoltre, secondo altre analisi, l’85% degli IT leader che hanno adottato il Public Cloud conferma di essere andato over budget, di aver quindi speso di più rispetto a quello previsto; la necessità di avere quindi un maggiore controllo dei costi relativi al Cloud è  molto importante”.

MB: Le principali esigenze che vediamo sono la coniugazione della libertà e della flessibilità con un controllo dei costi perché il cloud ti dà la possibilità di poter scalare nella flessibilità, di poter fare tutto quello che vuoi senza lunghe trafile burocratiche e questo provoca delle derive che possono rappresentare un problema per il Cliente, perché comportano costi non previsti e più l'azienda è grossa e più questi costi possono crescere in maniera esponenziale. Lo stesso vale anche per le aziende meno strutturate, dove anche uno scostamento non gigantesco può essere un problema perché ci sono diversi flussi di cassa. Si tratta quindi di un’esigenza legata quindi al controllo del cloud perché i processi interni non sono adeguatamente architettati, non ci sono dei chiari processi che favoriscono il dialogo tra chi può creare e chi deve approvare e monitorare gli impatti economici delle scelte.”

Perché gli strumenti cloud nativi non sono sufficienti per la gestione dei costi multi-cloud?

EG: “Non è detto in assoluto che gli strumenti che vengono messi a disposizione dai provider siano insufficienti. Dipende dalla complessità dell'ambiente da gestire, dipende dai volumi e dipende anche dalle conoscenze che esistono all'interno dell'organizzazione.
Ciascuno di questi provider ha realizzato dei propri strumenti di ausilio per controllare i costi che hanno alcune funzionalità interessanti. È chiaro che gli IT leader preferiscono avere degli strumenti centralizzati unici che gli consentano di mantenere sotto controllo tutto l'ambiente multicloud e non dover integrare ogni volta gli strumenti che vengono messi a disposizione da ogni singolo cloud provider. Evitare quindi di trovarsi a dover avere diverse piattaforme, data set non armonizzati, modelli di costo con metriche diverse o diversi modelli di report. L'utilizzo di uno strumento di cloud cost optimization terzo consente di avere un unico controllo, un’unica dashboard per fare un'attenta analisi e individuare quali siano le opportunità di saving della spesa del cloud.”

MB:I Public Cloud provider si sono accorti del trend ed hanno messo a disposizione dei clienti finali dei connettori più o meno funzionanti, ma c'è un evidente conflitto di interessi, diciamo che uno strumento di terza parte permette di avere una vista più distaccata.”

Cos'è quindi il FinOps e quando è il momento giusto per utilizzarlo?

MB: “FinOps sta per Financial Operation ed è l'applicazione delle metodologie di monitoraggio, ottimizzazione e controllo dei costi del cloud. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda direi subito, perché prima lo utilizzi, prima risparmi.”

EG: “Esatto. È poi anche un tema legato ai volumi e alla crescita del Public Cloud in azienda, dipende cioè da quanti accessi si hanno in azienda.”

Come si integra il FinOps nel Journey di un Cliente?

MB:Il FinOps si integra in uno stadio di relativa maturità del Cliente: deve cioè aver capito per che cosa lui utilizzi effettivamente il cloud. Il cloud va benissimo quando c'è flessibilità o incertezza sui requisiti, iniziative  che possono crescere o anche decrescere, e queste sono cose di cui ci si accorge normalmente, non al lancio di un prodotto, ma quando le cose cominciano a essere un po’ più mature. Il FinOps è una componente di maturità in cui cominci a ragionare sia sull'effettivo utilizzo del cloud, sia sulla sua ottimizzazione.”

EG: “Esatto e vale soprattutto se viene applicato il concetto di FinOps, quindi non semplicemente l'adozione di una piattaforma, ma di un servizio di managed service che aiuta a raggiungere questi obiettivi. In questo modo avremo una sorta di FinOps as a service, in questo modo, all'interno dell'organizzazione, non sarà indispensabile creare skills, conoscenze, cultura, training, formazione, ma il Cliente sarà in grado fin da subito di usufruire dei benefici. Il fatto di utilizzare dei servizi di Cloud Cost Optimization consente all'azienda di continuare a mantenere le proprie risorse orientate al business e ottenere un servizio con costi certi.

Per quanto riguarda i benefici, la FinOps Foundation identifica le ottimizzazioni di carattere Financial, business e tecnologiche, nell'ordine dal 10 al 40%; ovviamente le percentuali più alte si riferiscono a quelle organizzazioni che non hanno mai affrontato il tema e sono meno strutturate. La vera efficacia della metodologia di Cloud Cost Optimization è evolutiva assieme al Cliente, è un vero e proprio journey: deve cioè essere condotta in azienda in modo continuativo, con indici e alert che consentono di avvisare quando si superano certi limiti e si continua a ottimizzare.”

Chi non può fare a meno di uno strumento di Cloud Cost Optimization?

EG: “In prospettiva, in pochi potranno fare a meno di considerare queste tematiche, e più l’ambiente Cloud è complesso, più un’azienda potrà avere benefici dalla Cloud Cost Optimization.”

MB: “Per questo motivo l’offerta di Npo Sistemi in questo ambito prevede un assessment così da comprendere subito il risparmio potenziale ed il grado di maturità nella gestione. In questo caso si fa una prima analisi degli ambiente Cloud del Cliente che danno già indicazioni di risparmi che l’introduzione della metodologia potrebbe portare. In linea generale le aziende che non possono fare a meno dell'ottimizzazione dei costi del cloud sono tutte quelle società per cui il cloud è uno strumento importante, ma che non hanno ancora adottato dei processi di controllo adeguati.”

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