Il parere dell’esperto: “Npo Sistemi si racconta”

16 December 2024
Il parere dell’esperto: “Npo Sistemi si racconta”

Può succedere che le aziende che nascono come familiari, riescano a promuovere il senso di famigliarità anche alle persone che ci lavorano, sia quelle che da anni sono in azienda, sia quelle che sono arrivate più avanti. Questo è quello che è successo a Npo Sistemi, società nata negli anni ’80.

Nel 2015, poi, le attività dell’azienda sono state acquisite dal Gruppo Ricoh, una multinazionale giapponese che basa la sua filosofia aziendale su principi forti come lo spirito dei Tre Ama (“ama il tuo prossimo”, “ama il tuo Paese”, “ama il tuo lavoro”). E così, il senso di familiarità di Npo Sistemi ha trovato accoglienza in una filosofia simmetrica e consolidata.

La rubrica “Npo Sistemi si racconta” nasce proprio con l’obiettivo di far uscire la cultura aziendale e le tante iniziative del Gruppo Ricoh in Italia, orientate ad abilitare un ambiente lavorativo sempre più inclusivo, fuori dal perimetro aziendale.

Del suo obiettivo e delle sue caratteristiche parla Valentina Pelosi, Senior HR Business Partner di Npo Sistemi.

Npo Sistemi si racconta: quali sono le iniziative che raccoglie? Qual è l’approccio che le guida?

Far parte di un Gruppo con una filosofia aziendale forte è un grande privilegio, perché ci ha permesso di partire da importanti aspetti valoriali e di portarli all’interno di iniziative concrete.

La nostra azienda promuove progetti in cui le persone possano sentirsi realmente coinvolte partendo sempre da un ascolto e una partecipazione attiva che pensiamo sia la base per attivare iniziative di successo. Ecco, "Npo Sistemi si racconta" parla e raccoglie proprio di queste iniziative.

Come si realizza la partecipazione attiva?

Ogni anno realizziamo a livello globale un’indagine sul clima aziendale, in questo modo raccogliamo feedback preziosi che diventano la base di partenza della pianificazione di iniziative e progetti, che si basano quindi poi sui bisogni riscontrati.

Per far sì che ci sia una partecipazione attiva, quindi, per prima cosa ci mettiamo in ascolto: grazie all’utilizzo di Survey ci facciamo guidare dai riscontri che riceviamo, così da scegliere tematiche e ambiti da affrontare dedicati.

Le attività sono molte ormai: per esempio organizziamo numerose giornate di volontariato d’impresa da svolgere tra colleghi; abbiamo attivato community che raggruppano passioni e propongono eventi ed attività extra lavorative; abbiamo organizzato, poi, anche una serie di Webinar su tematiche di Wellbeing.

Oltre alle survey sui feedback dedicati ai temi delle iniziative, in alcuni casi abbiamo chiesto alle persone maggiormente interessate di far parte del gruppo di lavoro, diventando Ambassador e facendosi addirittura portavoce delle iniziative. In questo caso il significato della partecipazione attiva diventa ancora più forte e concreto.  

Un esempio di questo si è realizzato con una tematica per noi importate come quella degli ESG: abbiamo creato un vero e proprio comitato di governance, guidato dal Direttore Risorse Umane e dal Direttore Servizi di Ricoh, e composto da circa una sessantina di contributor che si sono offerti di dare il proprio supporto negli ambiti sociali e ambientali affrontati dall’azienda.

Ecco, questi sono alcuni modi con cui pensiamo si possa attivare una partecipazione attiva.

E se guardiamo al futuro? Quali potrebbero essere i prossimi step?

L’obiettivo è quello di far evolvere e crescere le iniziative già nate, aggiungendone anche di nuove. Rimarrà sicuramente una forte sensibilità al sociale, perché la stessa filosofia aziendale negli anni si è declinata nell’attenzione dell’individuo al prossimo, inteso come collega, e all’ambiente.

La spinta costante al miglioramento, poi, ce la offre anche la Certificazione UNI PDR 125 per la parità di genere che abbiamo conseguito: oggi, come in futuro, ci faremo quindi guidare da azioni e iniziative strategiche dedicate, come la firma del Protocollo per contrastare la violenza di genere, un’eccezione nel settore che definisce con forza il nostro impegno.

Ecco, la partecipazione attiva che ho appena raccontato ha qui un potere enorme, perché innesca un circolo virtuoso che promuove anche maggiore engagement, per realizzare un ambiente lavorativo sempre più inclusivo e abilitare così il Fulfilment through work, la realizzazione di sé tramite il proprio lavoro, che guida mission e vision del nostro Gruppo.

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