di Valentina Pelosi
Anche in Italia si parla ormai da mesi del fenomeno delle “Grandi dimissioni”.
Alcune ricerche di mercato riportano un aumento del 40% tra aprile e giugno 2021, circa l’85% in più rispetto al 2020. I dati Gallup rilevano inoltre che in Italia solo il 5% è contento del proprio Lavoro.
Un tema e una tendenza che mettono chi si occupa di Risorse Umane davanti a una sfida e allo stesso a una grande opportunità: quella di valorizzare i propri talenti, promuovendo una sempre maggiore attenzione verso le persone, stimolando così le aziende ad approfondire temi che in passato erano messi in secondo piano. Perché le persone sono sempre più orientate a interrogarsi sul senso e sul valore del proprio lavoro, vogliono comprendere a pieno lo scopo di ciò che fanno e sentirsi per questo appagate e soddisfatte.
Nel Gruppo Ricoh quest’attenzione è una parte importante della filosofia aziendale che si basa sul pensiero del fondatore Kiyoshi Ichimura denominato “Spirito dei Tre Ama”: “Ama il tuo prossimo”, “Ama il tuo Paese”, e “Ama il tuo lavoro”. La soddisfazione, la passione e l’attaccamento alla realtà aziendale diventano sempre più fondamentali, ecco perché l’obiettivo di questi anni è proprio quello del “Fulfillment through work”, ovvero la realizzazione di sé nel proprio lavoro.
Un obiettivo valido sia per i dipendenti, che per le aziende stesse, perché avere il giusto livello di “Engagement” è ormai la chiave per un successo condiviso, una sorta di win-win: per il dipendente che si sente realizzato e per l’azienda che può contare su collaboratori coinvolti e quindi più performanti, con un conseguente impatto diretto anche sul Business.
Diventa quindi importante poter misurare il livello di engagement attraverso survey specifiche volte a conoscere il clima aziendale, così da poter individuare aree di miglioramento e attivare action plan che partano proprio dai dipendenti, attraverso l’analisi condivisa dei risultati e proposte Bottom Up, che possano essere quindi più concrete e sentite.
Ma come favorire l’engagement delle persone?
Per prima cosa diventa centrale far sentire le persone parte attiva dell’azienda: è importante quindi che ci sia condivisione della strategia, dei valori aziendali e delle iniziative stimolando il più possibile la partecipazione.
Altrettanto fondamentale la comprensione del proprio ruolo e di quale possa essere l’apporto e il valore all’interno dell’azienda, facendo sentire che le idee di ciascuno contribuiscano a un obiettivo comune.
Diventa inoltre importante dare una chiara visibilità e rendere le persone partecipi del proprio percorso di crescita. Come? prestando particolare attenzione alle predisposizioni naturali di ognuno, ascoltandole e dando loro voce.
Per fare tutto questo è necessario promuovere l’apertura all’ascolto, un dialogo continuo e feedback circolari a tutti i livelli, stimolando la condivisione e il confronto sia in momenti che coinvolgano l’intera azienda, sia in incontri ricorsivi con il proprio manager, con il proprio team o trasversalmente tra i diversi dipartimenti.
Favorire l’engagement, il senso di appartenenza alla propria azienda, significa anche far sentire la persona parte di un gruppo, stimolando le relazioni sociali e l’integrazione. Un’integrazione che valorizzi la diversità come punto di forza: competenze e stili relazionali differenti che insieme costituiscono il vero valore di un’azienda.
Ultimo aspetto, ma non in termini di importanza è quello del well being, del benessere fisico e psicologico. In un momento storico come questo, nel quale lo smartworking è diventato una modalità di lavoro prevalente, ogni dipendente ha bisogno di sentirsi supportato dalla propria azienda nel work-life-balance: il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro è ormai infatti un requisito indispensabile.
Ecco perché è importante che le Risorse Umane per prime si facciano portavoce di un approccio orientato alla flessibilità, alla maggiore apertura anche verso la sfera personale, valorizzando il senso di umanità nei confronti delle persone e aprendosi così a rapporti più autentici.
Un cambiamento sostanziale importante che vede i manager insieme alle Risorse Umane, oggi più che mai protagonisti di una nuova modalità di gestione delle persone attraverso una sempre più spiccata intelligenza emotiva.