Una piccola guida per orientarsi
Bitcoin, criptovalute, hash… alzi la mano chi conosce davvero la loro definizione.
Cosa sono? Si tratta dei termini fondamentali della Blockchain, una delle tecnologie destinate a impattare e rivoluzionare profondamente la nostra vita e il nostro modo di lavorare.
Tuttavia, la percezione di questa è ancora, per molti, un po’ sfuocata. Complice un registro linguistico del tutto proprio con cui, per “masticarla” e comprenderne da vicino i vantaggi, è inevitabile familiarizzare.
La School of Management del Politecnico di Milano è stata tra le prima a cercarne una definizione strutturata, nel 2018, e a raccontarne le nuove tendenze attraverso l’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger, (l’ultimo convegno si è tenuto venerdì 22 gennaio e Npo Sistemi era partner) diretto da Valeria Portale.
Nell’ultimo report, i ricercatori hanno parlato di circa 488 progetti nel mondo (+56%) nel 2019 e in Italia di un mercato da 30 milioni di euro (+100%).
In Italia però le imprese sono ancora lontane da una piena consapevolezza: sempre secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico, solo il 37% delle grandi aziende e il 20% delle PMI conoscono le possibili applicazioni di Blockchain e Distributed Ledger, appena il 12% delle grandi e il 3% delle medio-piccole pensano che impatteranno sul proprio business nei prossimi cinque anni. Per quanto riguarda le applicazioni concrete, invece, meno del 2% delle grandi aziende e dell’1% delle piccole-medie, ad oggi, ha già avviato dei progetti.
Per questo motivo, per aumentare la consapevolezza della sua portata, così come la familiarità con i suoi vantaggi, l’Osservatorio del Politecnico di Milano dedicato ha realizzato una piccola guida, un glossario, per orientarsi partendo proprio dai suoi termini più utilizzati.